La tradizione antica ci racconta che ai piedi dell’Himalaya in Tibet, migliaia di anni fa, la popolazione sciamanica Bon usava il suono delle campane tibetane per fare viaggi astrali. I monaci scoprirono il potere terapeutico del suono ma il potere politico era avverso a questa pratica cosi iniziarono a nascondere il loro potere chiamando le campane “ciotole” per la raccolta di cibo ed elemosina. Le suonavano di nascosto per scopi terapeutici. É dunque un suono “magico” “religioso?” No e la scienza oggi ci aiuta poiché sono stati condotti studi sul fenomeno della risonanza, in particolare sulla reazione dell’acqua alle vibrazioni/frequenze che le campane emettono. Abbiamo la fotografia kirlian che misura il campo vibrazionale prima e dopo un trattamento, la misurazione della pressione del sangue, l’elettroencefalogramma ed altro. Siamo fatti in prevalenza di acqua ed il suono incide in modo rilevante sul sistema linfatico, sulla coerenza cardiaca, armonizzando l’interazione cuore- sistema nervoso. Il suono si espande in movimenti circolari, il corpo si rigenera, la mente molla la presa e si entra in uno stato di armonia poiché ogni cellula riceve un segnale che le dice:” Sei al sicuro lascia scorrere” Si riduce lo stress anche la creatività si risveglia. La classe inizierà con una sequenza di yoga adatta a tutti con asana studiate in modo accurato che possano prepararci per la parte del rilassamento che avverrà sulle note delle campane tibetane suonate da Gisella. “Chi le ascolta possa risvegliarsi e superare ogni tensione, ansia, dolore” Tich Nat Han

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  • Woman playing on Tibetan singing bowl while sitting on yoga mat against a waterfall. Vintage tonned. Beautiful girl with mala beads meditating.
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